Questo titolo mi risuona nella mente da settimane. Dal giorno successivo alla pubblicazione dell’ultimo post, scritto anche di getto, nel mero intento di alleggerire la testa in un momento in … Continua a leggere Nelle braccia di Narciso

Questo titolo mi risuona nella mente da settimane. Dal giorno successivo alla pubblicazione dell’ultimo post, scritto anche di getto, nel mero intento di alleggerire la testa in un momento in … Continua a leggere Nelle braccia di Narciso
Per puro caso ho aperto il blog anni fa, e per puro caso, ogni tanto me ne curo. Ma il caso a volte è solo il fato; e il caso più il fato mi hanno portato a trovare il blog di Stella e decidere di aprirne uno mio (che non ci spiccia manco casa, forse l’androne del palazzo, ma vabbè). Detto ciò, grazie memoriediunavagina, quello che non riesco a dire io, lo dici tu per me.
Sono nata cattiva, o lo sono diventata molto presto. Non so quando. Non so perché. So solo di essere sempre stata molto cattiva.
Certo, potrei imputare le responsabilità della mia cattiveria a qualcun altro. Potrei dire che sono diventata cattiva perché sono cresciuta tra parenti clinicamente depressi e affettivamente avari, che la mia famiglia ha usato un linguaggio conflittuale nei miei confronti da prima ancora che imparassi a parlare, che la rivalità e l’esclusione sono state le cifre della mia infanzia, e che sono cresciuta sovraccarica di aspettative indotte, in bilico tra la disabilità fisica di mia madre e quella psicologica di mio padre.
Potrei, insomma, fare uno di quegli agili riassunti che impariamo a confezionare a suon di migliaia di euro devoluti in psicoterapia, sintetizzando i nostri drammi esistenziali da primo mondo in comode didascalie alla portata di tutti. Ma il punto non è questo. Continuare a rimestare nel…
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