C’è una canzone abbastanza famosa che dice “sono uscito stasera ma non ho letto l’Oroscopo”. Credo sia Calcutta ma non vorrei sbagliarmi. Non sono aggiornata sulle novità della scena musicale. Cosa che sono rimasta agli Iron Maiden come al liceo.
Comunque nella mia evoluzione verso la maturità intellettuale ed emotiva, per non chiamarla esattamente col suo nome, cioè “vecchiaia“, come un gambero vado indietro.
Mi spiego: la mia giornata non può iniziare senza aver consultato almeno un oroscopo. Eh sì, dico almeno perché nelle giornate particolarmente oscure arrivo a consultarne anche 3 o 4.
E manco a dirlo, mica solo il mio, nossignore! Il primo è quello dell’ Amato e poi il mio, e in base a quello decido come comportarmi con lui, che stando ai miei standard spesso è preso bene
come un’istrice che ha preso la scossa. Ma vabbé, da maniaca del controllo quale sono devo ASSICURARMI di sapere come andrà a finire prima che qualsiasi cosa inizi anche solo a farsi strada fra le svariatissime possibilità che riserva questo intricato percorso di sportellate nei denti che chiamiamo, per semplicità, VITA.
Sì, perché se fino a qualche anno fa – nell’ordine di due lustri- il non plus ultra del mio interesse era vincolato alla classifica settimanale dei segni di Paolone Fox, su indicazione di nonna e mamma (che per quanto riguarda la predizione delle mie fortune erano un’associazione a delinquere).
Quindi la domenica era il giorno in cui a grandi linee sapevo più o meno circa cosa aspettarmi, ma ovviamente, da acuta osservatrice quale sono, prestavo attenzione solo alle sfighe che mi venivano predette, che puntualmente si realizzavano.
“Sarà un settimana nervosa per lo Scorpione, attenzione alle liti in famiglia o col partner”, ma d’altra parte era un previsione più che ovvia dato che uno Scorpione per natura è incazzato sempre. Durante il lockodwn avrei preso a cinghiate mio padre perché quando mangiava i biscotti si puliva i denti con la lingua emi infastidiva il rumore. L’emblema del relax.
Ma conoscendo perfettamente il mio carattere dalle targhe alterne e dai variopinti alter ego, che Split me spiccia casa, la mia preoccupazione astrologica si concentra sul partner: vero, presunto, in potenza, consolidato o in bilico fra il “vaffanbagno” e il “ci sposiamo”.
Eh sì, perché tanta è la mia preoccupazione di battere sul tempo la mia compagna di vita sfiga, che mi è impossibile frenare la curiosità del “se mi ama davvero o mi racconta le bugie perché l’influsso di Venere lo rende sensibile al sesso a lume di candele Ikea alla mela verde” (le mie preferite).
Per non parlare delle affinità dei segni. Prima ancora di sapere che lavoro fa il tipo, cerco di carpire il segno zodiacale e da lì mi regolo. Con gli amici ovviamente il problema non si pone; il segno potrebbe anche essere derivante da una costellazione collaterale di fantasia, Orion, che se mi stai sui coglioni addio. Tipico Scorpione.
Ecco, dalle mie esperienze passate ho un amore FOLLE per i Bilancia, e anche io piaccio moltissimo a loro, peccato che poi riescano sempre a trovare il modo di sfarfallarmi e lasciarmi disperata per mesi in attesa di un loro ritorno, che devo dire avviene, ma con tempistiche a volte di Ere Geologiche.
Con tutti gli altri segni zodiacali non saprei; in realtà mi stanno un po’ tutti sui coglioni.
Secondo eminenti astrologi la mia coppia perfetta è il Cancro – uno solo ed effettivamente non stavamo male ma era una tragedia costante– o Pesci -breve frequentazione ed era odioso.
Esperienza positiva con Sagittario e Capricorno nonostante i pareri discordanti delle stelle. Vergine, tra il sì e il no. Avevo 15 anni, non ho elementi sufficienti per giudicare.
Tutti gli altri segni per ora o ignorati o non pervenuti. L’unico con un reale riscontro è la mia amata e odiata Bilancia.
A questo punto mi viene da pensare che i Bilancia siano effettivamente i più stronzi di tutto lo Zodiaco oppure che la più stronza sono effettivamente io, che mollo tutti gli altri segni e mi faccio sempre mollare dai sopracitati. Oppure che sono tutte fandonie per le maniache del controllo come me, che ci beviamo etichette e classificazioni generiche perché abbiamo paura di cosa ci aspetta e temiamo la prossima delusione.
Ecco, per fugare questo dubbio esistenziale, cosa meglio dei Tarocchi?
Ah ah, anche io sono una fissata dell’ oroscopo. Ma mi costringo a leggere solo il mensile. Le affinità di segno esistono (o almeno, io ci credo) e infatti io nella vita ho collezionato un sacco di Ariete. Salvo poi capire che si sono attratta da loro, ma no non fanno per me. Tanto per la cronaca… io sono Bilancia!
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