Ho aperto questo blog circa un sei mesi fa e non nascondo che non ho davvero la minima idea di come funzioni, o di cosa scriverci. Il progetto originario era un blog di fotografia. Originale, vero? Oltretutto di foto mie, scattate da altri. Wow. Grazie al cielo, l’intento è morto nel giro di 45 noiosissimi minuti di attesa in ufficio. Però poi ho pensato che è inutile adeguarmi alla massa; finire tra i millemila blog di; Moda, Cucina, Foto, Cinema, Musica, per cui ho deciso che scriverò un blog-diario, delle mie vicende, delle mie noie, delle mie (a volte divertenti) sfighe. Ovviamente in forma anonima; non vorrei mai che mi si ridesse dietro più di quanto non si faccia già. L’unica cosa che si può sapere di me, è che sono sarda, ed ecco spiegato il titolo poco lusinghiero, ma tanto spiritoso del blog. Trovo abbastanza inutile partire col dare del tu ai miei ipotetici lettori, cose come “ciao ragazzi!!! ho aperto questo blog perché la mia passione è (cose tra le sopracitate)”; sbagliato, la mia passione è cazzeggiare al momento, perdere tempo, oziare e lamentarmi, per cui ho aperto il blog per potermi dedicare a qualcosa che non sia il vittimismo e occupare svariate ore di tempo, riempiendo spazi, reali e virtuali e, sì, anche risparmiare qualche seduta dalla psicoterapeuta. Ora non so bene se il fil rouge del mio blog sarà la mia proverbiale sfiga, aneddoti o si trasformerà in altro; non escludo che potrei diventare la nuova Selvaggia Lucarelli, ma questo lo potrà dire solo il tempo e la mia capacità di stuzzicare l’attenzione altrui. E a questo proposito, direi che posso stare tranquilla, potendomi godere l’anonimato forever. Almeno un centello di psico ìlo potrebbe farmelo risparmiare, chissà!
ANONIMA SARDA 